Giuliana Campisi
- 04/01/2018 05:31:00
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La vita e tutta un susseguirsi di dovrei e potrei, di posso e devo, lancette di un orologio che scandisce il ritmo della nostra vita. Ineluttabili le scelte o, talvolta, il rifiuto di farle, un modo come un altro di ribellarsi alla vita stessa. Grazie Alberto, Giulia ed Arcangelo che avete compreso perfettamente il mio sentire. Un caro saluto
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Alberto Becca
- 03/01/2018 18:51:00
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Dovrei.. ma non posso ; Potrei.. ma non voglio / la vita è una pagina, un libro, un foglio / che ciascuno scrive, abbozza, disegna / Il risultato ? La storia ci insegna / che spesso i lettori (prevenuti e distratti) / ne comprendono solo piccoli tratti / E il significato vero, profondo / rimane oscurato o nascosto nel fondo.
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Arcangelo Galante
- 03/01/2018 09:30:00
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Il testo dell’autrice è, chiaramente, introspettivo e riflessivo, nel proporre al lettore quelle intenzioni di un “dovere” dettato dalla mente, che, però, sembrerebbe non riuscire a creare compromessi con le voci dell’anima. A volte, si dovrebbe avere la forza di farsi scivolare addosso le cose quotidiane, il freddo dell’insensibilità umana, l’incapacità di ritrovare il meritato calore, persino nelle stagioni del cuore, che, purtroppo, non sempre combaciano e seguono il ritmo del clima ove si vive. Eppure, la poesia, rappresenta quel lato umanamente comprensibile, e sensibilmente “fragile”, di tutte le persone belle dentro, le quali, si accorgono che qualcosa non procede come dovrebbe. Ogni tipo di emozione va ascoltato, compreso e rispettato, perché fa parte della stessa esistenza della vita. Inoltre, in certe particolari situazioni, tutti gli esseri umani e tutte le materialità, sono fragili, perché soggette al naturale sgretolamento, causato dal trascorrere del tempo. Daltro canto, vi è qualcosa di ancor più friabile in questo mondo, che è lanima pura di chiunque la possegga ed è, quindi, delicata. Una poetica lettura, che mi ha offerto loccasione di interpretare un pensiero importante, proiettando nei stupendi versi, quel mio percepire, che fa parte di ciascuno di noi, come ben evidenziato dall’autrice. Bellissimi i passaggi che raccontano il concetto di un “dovrei”, vissuto da chi non è affatto immune dal provarlo. Malinconico testo, apprezzato nel contenuto. Applausi ed elogi meritati, alle considerazioni scritte!
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